Descrizione
Lo “Stabat Mater” è una sequenza latina, composta di 20 strofe di tre versi, il cui testo è attribuito a Jacopone da Todi (1233-1306). Molti compositori ci hanno lasciato la loro versione di questa preghiera e fra tutte spicca quella di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736). A richiedere la nuova composizione fu la laica confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo, per officiare alla liturgia della Settimana Santa, in sostituzione della precedente versione di Alessandro Scarlatti (1660-1735). Pergolesi portò a termine la composizione dell’opera poco prima della morte, a causa della tisi, nel 1736.
L’arrangiamento presenta il duetto iniziale dello Stabat Mater pergolesiano, in una versione completa di tutte le sue 47 battute. Dopo l’introduzione strumentale di 11 battute, le voci del contralto e del soprano sono, in questo arrangiamento, rappresentate rispettivamenta dal flauto contralto e dal flauto soprano. Il flauto basso ha l’impegnativa parte del basso continuo, mentre il flauto tenore esegue normalmente la parte della viola. Il flauto soprano 2 ha, come al solito, una parte facilitata, estrapolata dalle altre voci.
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