Loch Lomond

5,50

Loch Lomond canto popolare scozzese.

Demo: pdf midi

Descrizione

L’arrangiamento di questa dolce melodia scozzese inizia con la solita introduzione, ad libitum come sempre, che in questo caso prende spunto dalle prime note del tema, affidate alla chitarra e alla tastiera.
Il flauto soprano 1 espone la melodia; il flauto soprano 2 ha una parte facilitata; il flauto contralto e il flauto tenore accompagnano con un piccolo contrappunto. Nella sezione armonico ritmica, lo xilofono esegue dei bicordi in ritmo sincopato; si può facilitare eseguendo solo la parte superiore o inferiore e, per quanto concerne la difficoltà ritmica, trasformando la sincope in coppia di semiminime. Come al solito, ci si deve adattare alle capacità esecutive degli alunni, sopratutto per le sezioni con pochi o singoli strumentisti, come xilofono chitarra tastiera e percussioni, che l’insegnante segue con minore assiduità rispetto ai gruppi di flauti.
La chitarra, dopo essere stata protagonista nell’introduzione, sostiene l’armonia con i suoi arpeggi; si può facilitare eseguendo solo la prima nota dell’arpeggio per la durata di minima, o dividendo il compito fra due strumentisti. La tastiera affianca il flauto soprano nell’esecuzione del tema principale con l’aggiunta di una seconda parte molto semplice; si può facilitare eseguendo solo una delle voci, o affidandole a due distinti esecutori. Le percussioni iniziano il loro contributo in modo discreto, con poche note, per non appesantire la prima esposizine della melodia.

L’interludio modula, riprendento lo spunto dell’introduzione, al tono di Do maggiore, nel quale la riesposizione del tema è affidata al flauto contralto e tenore all’unisono. In questa sezione lo xilofono esegue un disegno in crome a note alternate, la chitarra sostiene con degli accordi arpeggiati, la tastiera ha un nuovo contrappunto e le percussioni cominciano a sostenere un ruolo più impegnativo.
In seguito ritorna il tema al flauto soprano 1 come all’inizio, salvo differenze nelle parti contrappuntistiche del flauto contralto e tenore, e una semplificazione ritmica dei bicordi dello xilofono. Anche la tastiera si limita a semplici bicordi, mentre le percussioni presentano ora la maggiore vivacità ritmica, intessuta di sincopi e controtempi. La coda finale non è altro che la riproposta delle ultime note a valori raddoppiati.
Nell’esecuzione è opportuno introdurre i rallentando ogniqualvolta ci si trovi sul finire di una sezione, anche se non sono indicati in partitura.

Loch Lomond

By yon bonnie banks, and by yon bonnie braes,
where the sun shines higt o’er Loch Lomond.
Where me and my true-love will never meet again
on the bonnie, bonnie banks of Loch Lomond.

Traduzione ritmica*

Tra ridenti colline, tra boschi incantati,
c’è un lago più azzurro del cielo;
laggiù il mio amore ho conosciuto un dì,
tra le verdi, verdi rive di Loch Lomond.

Tu andrai per i monti, io andrò lungo il piano,
in Scozia ci ritroveremo.
Ma il mio grande amore non incontrerò mai più,
tra le verdi, verdi rive di Loch Lomond.

* Versione ritmica di R. Becatti, dal volume “Magia dei suoni” Fratelli Fabbri Editore

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