Concerto per pianoforte n.1 op.23, I° mov. – Ciaikovskji

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Allegro non troppo I movimento dal Concerto per Pianoforte op. 23, di P. I. Ciaikovskji
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Descrizione

ALLEGRO NON TROPPOI movimento, dal Concerto per Pianoforte op. 23, di P. I. Ciaikovskji. Battute 118; durata 3’35”.

Piotr Ilych Chaikovskji compose il Concerto per Pianoforte n.1 op. 23 tra il novembre 1874 e il febbraio 1875, per poi modificarlo nel 1879 e ancora nel 1888. Fin dalla sua prima esecuzione da parte di Hans von Bülow, a Boston nell’ottobre 1875, ebbe un immediato successo di pubblico, mentre la critica musicale fu inizialmente meno entusiasta.

Concerto pianof. Ciaikovskji I° mov.
Nella riduzione/trascrizione Musicamedia del I° movimento del Concerto per Pianoforte op. 23 di Ciaikovskji, la tonalità è trasportata da Sib minore a RE minore. Pur essendo presenti i tre principali temi musicali, particolare spazio è dato al primo tema in FA maggiore, che appare a battuta 7 dopo l’introduzione in RE minore. Questo iconico motivo è esposto da flauto soprano 1 e tenore, si articola in due periodi e termina a batt. 24. Nelle batt. 25-38 troviamo una rielaborazione del tema, caratterizzato prima da semicrome puntate e biscrome, poi da una reiterazione di un inciso finale del tema, che infine si stempera in una serie di terzine, il tutto eseguito dal flauto soprano 1 e contralto. Da batt. 38 a batt. 55 i flauti contralto e tenore ripresentano il primo tema, mentre il flauto soprano 1 accompagna con incisivi arpeggi caratterizzati dal ritmo di biscrome e semicrome puntate. Se questo schema ritmico risultasse troppo impegnativo, si potrà inglobare la biscroma con la semicroma puntata in un ritmo di crome, come nella parte della mano destra della tastiera.

Un periodo di transizione porta ad un cambio di tempo a batt. 65. Dopo alcune battute introduttive il secondo tema inizia a batt. 70, si alterna con un terzo tema a batt. 82, ritorna quindi a batt. 96 per sfociare nel gran finale in RE maggiore a batt. 105.

La partitura è proposta in tre versioni: pagina verticale con una (PARTITURA V1) o due accollature (PARTITURA V2); pagina orizzontale con una accollatura (PARTITURA O1). Non è indispensabile che ci siano tutti gli strumenti indicati in partitura, si può eseguire anche riducendo le parti. Per l’esecuzione con altri organici, si veda la pagina https://www.musicamedia.it/introduzione/