Descrizione
Nel 1959 gli organizzatori del Salone del Bambino di Milano si rivolgono a Cino Tortorella (protagonista della trasmissione tv “Zurlì, mago del giovedì”) chiedendogli di organizzare uno spettacolo per bambini ispirato al libro di Collodi. Tortorella decide di realizzare, utilizzando come “traccia” le avventure di Pinocchio, un concorso canoro intitolato “Lo Zecchino d’Oro” (prendendo spunto dall’episodio del Campo dei Miracoli, nel quale il burattino, consigliato dal Gatto e la Volpe, seppellisce i suoi zecchini). Mario Panzeri, invitato a contribuire, decide di rielaborare con un nuovo testo un brano di pubblico dominio (‘Canzone romana’). Il premio viene assegnato a ‘Quartetto’, interpretata, proprio come ‘Lettera a Pinocchio’, da Giusi Guercilena. Ma a molti era rimasto più impresso il valzer di Panzeri, capace di non sconfinare nei cliché della canzone per bambini sia nella musica che nel testo. (Da galleriadellacanzone.it)
Nel frontespizio del demo trovi organico, struttura e consigli per l’esecuzione del brano.
Testo:
Ho tanto desiderio questa sera
di scrivere una lettera a qualcuno
e tra gli amici della primavera
al mio più caro amico scriverò….
Carissimo Pinocchio,
amico dei giorni più lieti,
di tutti i miei segreti
che confidavo a te.
Carissimo Pinocchio,
ricordi quand’ero bambino?
Nel bianco mio lettino,
ti sfogliai, ti parlai, ti sognai.
Dove sei? Ti vorrei veder,
del tuo mondo vorrei saper:
forse Babbo Geppetto è con te…
Dov’è il Gatto che t’ingannò,
il buon Grillo che ti parlò,
e la Fata Turchina dov’è?
Carissimo Pinocchio,
amico dei sogni più lieti,
con tutti i miei segreti
resti ancor nel mio cuor come allor.
Resti ancor nel mio cuor come allor.
Dove sei? Ti vorrei veder,
del tuo mondo vorrei saper:
forse Babbo Geppetto è con te…
dov’è il Gatto che t’ingannò,
il buon Grillo che ti parlò,
e la Fata Turchina dov’è?
Carissimo Pinocchio,
amico dei giorni più lieti,
con tutti i miei segreti,
resti ancor nel mio cuor come allor.
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