Secondo movimento Sinfonia K. 550 in Sol minore, 1788, di Wolfgang A. Mozart (sintesi).
Sinfonia n. 40 II movimento – Andante. Fra le più alte composizioni di Mozart, la Sinfonia in sol minore ha costituito fin dai primi dell’Ottocento un simbolo e un enigma: composta nell’estate del 1788 (porta la data 25 luglio), seconda di un ciclo costituito dalla Sinfonia in mi bemolle maggiore e dalla Jupiter, non si sa se abbia avuto un committente o se sia nata, come le altre – le ultime da lui composte prima della morte – come una sorta di confessione, in un momento di terribili avversità nella vita quotidiana.
L’Andante – l’unico movimento della sinfonia in una tonalità maggiore, mi bemolle – è in forma sonata. Ha un andamento cullante alla “siciliana” ed è arricchito da ornamentazioni violinistiche di gusto “galante”, ma sotto quest’atmosfera luminosa s’insinuano inflessioni che sembrano una dolente confessione intima. Anche qui sono le viole a introdurre, mormorando, il primo tema, su cui, quando viene ripetuto, si stende una delicata melodia cantabile dei violini. Improvviso e forte entra il secondo tema, che prosegue con un delicato motivo di flauto e oboi. Inizia così un episodio sereno ma transitorio, perché l’atmosfera s’incupisce e il primo tema ricompare tormentato da cromatismi, in un tragico do minore. (Fonte)La trascrizione Musicamedia del secondo movimento Andante della Sinfonia K. 550 di W. A. Mozart modifica la tonalità da Mib a FA maggiore. In questa sintesi le battute passano dalle originarie 123 a 52, per una durata di circa 3’15’’. I temi principali sono distribuiti fra i vari strumenti, escluse le percussioni. La tastiera suona con timbro di strumento ad ancia, p.e. oboe, per ottenere una alternanza timbrica con il gruppo dei flauti. Anche la chitarra esegue quasi sempre delle parti melodiche, talvolta armoniche. Le percussioni, sia a suono determinato che indeterminato, sono accessorie e si possono omettere. Stante la parte puramente melodica della mano sinistra della tastiera, risulta più necessaria la parte del basso elettrico, che spesso è l’unico a realizzare la parte del basso armonico, perciò, nel caso non vi fosse tale strumento nella compagine orchestrale a disposizione, si potrà affidare la parte del basso elettrico ad una tastiera, con adeguata scelta di timbro.
La partitura è proposta in tre versioni: pagina verticale con una (PARTITURA V1) o due accollature (PARTITURA V2); pagina orizzontale con una accollatura (PARTITURA O1).