Descrizione
Dalla III suite per orchestra di J. S. Bach. Questa famosissima aria, detta “Sulla 4ª corda”, si compone di due sezioni ritornellate, secondo uno schema ‘ A A B B ‘, tipico di quel periodo. Nella prima sezione ‘A’ troviamo la prima parte del tema, formato da tre frasi, per un totale di dodici battute; nella seconda sezione ‘B’ abbiamo la seconda parte del tema, che consiste di sei frasi, quindi più lunga e con maggiore varietà ritmico melodica.
Nel mio arrangiamento ho distinto le due ripetizioni della prima parte. Nella prima esposizione della sezione ‘A’ il tema è eseguito da flauti contralti e tenori all’unisono, accompagnati da una parte di basso eseguita dalla chitarra e da una parte polifonica affidata alla tastiera, da eseguirsi con un timbro morbido per non disturbare il tema principale. (Questa prima esposizione del tema si può omettere, in tal caso si esegue due volte la seconda esposizione, da battuta 13 a 24.)
Nella seconda esposizione della sezione ‘A’ il tema è affidato ai flauti soprani primi, mentre flauti contralti e tenori hanno parti armoniche con brevi spunti polifonici. La chitarra e la tastiera eseguono la stessa parte, salvo alcuni piccoli particolari. Xilofono e percussioni completano l’arrangiamento con parti decorative.
(Se non si esegue la prima esposizione della sezione ‘A’, questa seconda esposizione va ripetuta.)
La sezione ‘B’ è lunga il doppio della precedente, è più varia ed articolata. Il tema principale è, per le prime due frasi, affidato al flauto soprano 1; nella terza frase passa al flauto contralto e tenore all’unisono, quindi nella quarta frase è eseguito da flauti contralti e soprani 1 all’ottava. La quinta frase vede il passaggio del tema dalla coppia tenore / contralto a quella contralto / soprano e, infine, il flauto soprano 1 propone la sesta ed ultima frase.
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